Promotori del dono, da vocazione a professione

20/04/2024
Paul Klee, Dono (1932, part.)

Il dono è forse l’unico atto realmente eversivo che è possibile in una società in cui il pensiero strumentale è stato capace di fagocitare ogni tentativo di ribellione trasformando ogni atto rivoluzionario nel suo contrario.

Promuovere il dono è una vocazione a cui sono chiamati tutti coloro che vogliono contribuire a creare una comunità che rispetti la dignità della persona, consentendo loro di testimoniare la libertà, la quale non consiste nel poter soddisfare le proprie voglie, ma nella capacità di riconoscere ed amare ciò che è bello, buono e giusto.

Promuovere il dono può anche diventare una professione, per chi vuole evitare che gli enti che perseguono finalità d’utilità sociale si trasformino in “utili idioti” che finiscono per generare palliativi che servono solo a conservare proprio le ingiustizie che vorrebbero combattere.

Il dono è l’attività economica più redditizia che un ente non profit può realizzare e permette di sviluppare una comunicazione efficace. Il promotore del dono non si limita a raccogliere fondi, ma consente all’ente di riscoprire la propria missione e ad operare senza farsi strumentalizzare da una società che tutto mercifica.

Per questo presso l’Università dell’Insubria in collaborazione con la Fondazione Comasca è nato il Master per Promotori di cui a settembre partirà la settima edizione.

Bernardino Casadei
Presidente Associazione Promotori del dono

Vai al Torneo dedicato al dono.

I Promotori del dono protagonisti dello scorso Master tenutosi presso l’Università dell’Insubria.
IN COLLABORAZIONE CON
FONDAZIONE PROVINCIALE COMUNITÀ COMASCA

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