Quel presente di chi vuol essere altrove

Porzioni del tempo. Questo sono stagioni, giorni e mesi. E a ciascuna porzione abbiamo dedicato un torneo, che ti invitiamo a popolare di racconti. Ecco, il tempo. Quel che succede in alcune occasioni vale la pena di essere pensato.
Immagina un gruppo di amici che si ritrovano o, se preferisci, un evento, un personaggio famoso: in quei casi capita una cosa all’apparenza ovvia, ma che a ben vedere è strana. O meglio: strania. Sei lì, in quel presente definito e chiaro, ma al tempo stesso, per via del cellulare, fotografi e posti sui social quel momento, quell’occasione. Insomma: sei qui e al tempo stesso altrove.
Quel momento presente si trasforma allora in una sorta di assenza, di fuga: non si è mai totalmente qui perché si sogna sempre di essere altrove. O, ancor più sottilmente: si vuole mostrare ad altri di essere qui. Il presente si svuota della sua esperienza diretta, viva e reale, e si fa mezzo per altro: guarda un po’ dove sono! guarda chi ho accanto! sembrano dire alcune delle fotografie che popolano le nostre bacheche. In questo modo il presente si svuota, il futuro si pre-occupa, ovvero si occupa prima. Ma così facendo quel che viviamo perde valore, consistenza, peso. Si consuma per altro, senza viverlo davvero, presi in altrove.
Thomas Mann era capace di visioni potenti, certe sue pagine sembrano dettate da uno sciamano. Leggi cosa scrive ne La montagna incantata: «Si può dire ch’egli consumasse la settimana aspettando il ritorno di quell’ora, e aspettare significa affrettare col pensiero; significa considerare il tempo e il presente non come un dono, ma come un ostacolo, sorvolarlo in ispirito. Si dice che l’attesa sia lunga, noiosa. Ma è anche, in realtà, breve, perché inghiotte qualità di tempo senza che vengano vissute le ore che passano e senza utilizzarle. Si potrebbe dire che colui il quale non fa che aspettare assomigli a un divoratore il cui apparato digerente inghiotte alimenti in massa senza elaborare le materie nutritive. Si potrebbe andar oltre e dire: come i cibi non digeriti non rendono l’uomo più forte, così il tempo passato aspettando non lo rende più vecchio».
Ed ecco i nostri tornei dedicati a stagioni, giorni e mesi. A te la scelta, a te la sfida.
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