Che cosa rende una storia davvero memorabile?

17/12/2024

Questa domanda ha affascinato scrittori e sceneggiatori di tutti i tempi, dando origine a modelli che cercano di decifrare i meccanismi che si nascondono dietro una narrazione efficace. Tra questi, il Viaggio dell’Eroe è uno dei più celebri e influenti.

Teorizzato dallo sceneggiatore statunitense Christopher Vogler e basato sulle teorie dello storico Joseph Campbell, il Viaggio dell’Eroe è una struttura narrativa universale che attraversa miti, leggende, film e racconti di ogni epoca. Si tratta di un percorso fatto di tappe e archetipi ricorrenti, che aiutano a costruire una storia capace di coinvolgere e ispirare.

Ma come si snoda questo viaggio? E, soprattutto, è possibile adattarlo al formato del microracconto?Cominciamo a dare un’occhiata ai momenti chiave del Viaggio dell’Eroe, tra i quali riconosciamo la chiamata all’avventura, dove il protagonista viene messo di fronte a una sfida ed esortato a compiere un viaggio.

Seguono l’incontro con un mentore e l’attraversamento della soglia, dove l’eroe abbandona il mondo ordinario. La struttura narrativa presenta poi l’incontro di alleati e nemici, una serie di prove e ostacoli, e culmina con la sfida finale, attraverso la quale l’eroe sperimenta una morte e rinascita (anche metaforica). La storia si conclude con la conquista dell’oggetto a lungo cercato e dal ritorno con l’elisir dell’eroe.

Ora, tu dirai, tutto molto bello, ma come applicare una struttura così articolata a un racconto di sole 7 parole? La sintesi estrema dei microracconti ci obbliga a fare un esercizio di sottrazione: non si tratta di raccontare tutto, ma di lasciare spazio all’immaginazione del lettore. Un esempio magistrale è il racconto di Antioco, vincitore del torneo L’avventura: «Oltre il sistema solare iniziammo a comprendere».

Questa storia racchiude alcuni elementi essenziali del Viaggio dell’Eroe:

  • La chiamata all’avventura: il viaggio verso mondi sconosciuti, oltre il sistema solare.
  • Il superamento della soglia: un confine fisico e simbolico che separa il noto dall’ignoto.
  • La sfida: cosa significa comprendere? Quali ostacoli o cambiamenti interiori hanno affrontato i protagonisti per arrivarci?

Nonostante sia brevissimo, il racconto racchiude un intero arco narrativo, che lascia al lettore il compito di immaginare le prove, i compagni di viaggio, il cambiamento profondo che segna il ritorno con una nuova consapevolezza. Se vuoi sperimentare con il Viaggio dell’Eroe per scrivere microracconti, ecco alcune strategie utili:

  • Individua l’essenza della storia: qual è il cambiamento o la sfida che il tuo protagonista deve affrontare?
  • Riduci all’essenziale: non è necessario includere tutte le fasi. Scegline una o due e lascia che il lettore completi il resto.
  • Sfrutta simboli e metafore: un’immagine evocativa o una frase ben costruita possono suggerire più di quanto sembri possibile.

E tu hai mai pensato di adottare uno schema narrativo per i tuoi racconti? Il nostro torneo dedicato a I dodici mesi è l’occasione perfetta per metterti alla prova. E non dimenticare la regola del torneo: per essere valido, il racconto deve contenere nel titolo o nel testo il nome del mese a cui è dedicato.

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