Come scrivere di moka e di caffè?

05/06/2024
Un particolare di Tutto caffè, opera del pittore meranese Paolo Quaresima.

Questa poesia l’abbiamo rubata a Claudio Calzana, che l’ha lasciata incustodita sul suo blog. Riguarda il caffè, o meglio la moka.

Speculari, due tronchi
di cono formano
la moka, stretta
in vita la polvere
scura. Il filtro
pesca l’acqua
in superficie nera.

I versi in questione ci aiutano a mostrare che lo scriver breve ambisce alla parola esatta: e questo vale sia che riguardi le minuzie d’ogni giorno, sia che sappia diffondersi per vicende ben maggiori. Vale dunque anche per il caffè, la bevanda che guarda caso invita alle confessioni. Racconta Roberto Amaddeo, titolare del ristorante Da Mimmo di Bergamo alta: «Molti turisti italiani al momento del caffè si lasciano andare e raccontano di sé e della propria terra, della famiglia e delle proprie abitudini. Si crea un momento intimo, speciale, in alcuni casi un vero e proprio legame affettivo».

Lo stesso forse accade alla poesia, che insieme osa e si trattiene, ovvero ambisce ad andar oltre e al tempo stesso a rimanere. Si prenda Mario Luzi, per capire. E allora ecco il nostro consiglio, cari Autori del 7 parole: avvicinate quel che volete raccontare così da presso da perdere di vista la visione; e quando sarete confusi quanto basta, fate un passo indietro a ritrovare la focale. Pare sia così che si ricevono in dono le parole.

Se non l’avete ancora fatto, perché non provate a scrivere qualche racconto sul caffè?

IN COLLABORAZIONE
CON IL RISTORANTE
da Mimmo

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