La nostalgia è un desiderio mai compiuto

14/03/2024
Una versione artigianale delle palline clic clac. Ammesso che qualcuno se le ricordi…

La nostalgia è una “malattia” della distanza che si esprime attraverso il dolore per qualcosa di lontano nello spazio o nel tempo. Al tempo stesso, è il sentimento proprio di chi prova affetto per il passato, in particolare quello della sua età migliore. La prima forma di nostalgia esprime la sofferenza per quel che si è perduto, la seconda la speranza che quel qualcosa possa tornare e farci vivere meglio e bene.

Si tratta di due spinte davvero diverse, inconciliabili; eppure, le ritroviamo nella stessa espressione, e non sappiamo per quale parteggiare. Ci dà una mano Goethe, che in Poesia e verità scrive: «La nostalgia autentica può essere indirizzata solo verso qualcosa di irraggiungibile». Per il poeta tedesco la nostalgia va intesa come un desiderio mai compiuto: sta davanti a noi, mai alle spalle.

Altro tema: ai giorni nostri la nostalgia s’insinua ovunque. Forse perché nessuno, la politica in primis, ha una chiara idea di futuro. Come scrive Cas Mudde nel suo libro dedicato al populismo: «Quando i politici non offrono più una visione attrattiva del futuro, la gente si sollazza con il passato». Quale il rischio secondo Mudde? Quello di essere «tutti sedotti da un passato immaginario che è comunque molto in linea con il passato privato, altrettanto immaginario».

Questo passato immaginario ben chiarisce che cosa è la retrotopia di cui si occuperà il prossimo numero di Just-Lit, termine che noi abbiamo riletto come nostalgia. Un sentimento che ti chiediamo di narrare da par tuo, pescando in questo mare così ricco.

Infine, un consiglio di scrittura non richiesto: il racconto migliore non è mai quello che si scrive, ma quello che ci scrive.

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CON LA RIVISTA

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