Paolo Quaresima, l’arte oltre la fotografia

No, non sono nature morte quelle di Quaresima. Rappresentano gli “strumenti feriali della vita“, come ama definirli l’artista meranese: indumenti, stoviglie e utensili vari, oggetti eterogenei che pure stanno a meraviglia dove stanno. I suoi quadri restituiscono dignità agli oggetti che raramente badiamo di uno sguardo. Il risultato? Lo stupore per la convivenza tra le cose, il supremo silenzio della scena, la ritrovata quiete interiore di chi osserva.
Nato nel 1962, Quaresima ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Inizialmente si concentra su volti e figure, poi ecco la svolta: gli oggetti diventano protagonisti. Oggetti vissuti, anzi vivi, perché custodiscono tracce di vita — segni d’uso, usura, rotture. Chi le impiega non è lontano, è appena fuori dalla scena. L’arte di Quaresima è fatta anche di assenze.
Gli oggetti sono disposti secondo un principio formale esatto e partecipe, che l’artista realizza durante estenuanti prove; per poi ritrarre l’equilibrio compiuto, il rigore delle parti, la meraviglia della luce. È un atteggiamento fenomenologico quello del pittore, un sostare sulla soglia, una scelta etica più che estetica, fatta di rispetto e misura.
Per il pittore meranese la soglia è anzitutto un luogo di transizione, un punto in cui qualcosa sta per accadere o può accadere: tra realtà e percezione, tra parola e silenzio, tra quotidiano e straordinario. È una zona liminare, dove una fenditura evoca l’oltre. Stare sulla soglia per Quaresima significa osservare senza classificare, guardare senza giudicare.
Quaresima rispetta l’originale fino all’ossessione; ma con una punta d’ironia, che certo non cela: l’assoluta perfezione dell’oggetto raffigurato confonde noi che, osservando i dipinti, giuriamo che si tratta di fotografie. E invece no, non sono fotografie. Quel che vediamo non è così com’è, ma come dovrebbe essere. Davvero.
L’arte di Paolo Quaresima ti ha liberato la creatività? Vai alla sfida dedicata alla cucina.

Il Cittadino di Lodi
Altri articoli
-
I racconti di questa settimana? Eccoli qua
Ecco i racconti che Il Cittadino di Lodi ha scelto di pubblicare sabato scorso. Sono 19 tra preferiti e segnalati, e praticamente tutti di Autori e Autrici fin qui non pubblicati. Segno che il torneo […]Leggi l'articolo -
In cucina, il ricordo di Luigi Meneghello
Il primo ricordo dello scrittore Luigi Meneghello ha a che fare con la cucina. Ecco le sue parole, come sempre a mezza via tra italiano e dialetto di Malo: «Sto in piedi sulla pietra del […]Leggi l'articolo -
Cittadino, i migliori racconti della quarta settimana
Abbiamo superato metà sfida e i racconti sono sempre più gustosi e croccanti: basta assaggiare i migliori racconti della settimana, ben 7 preferiti e 11 segnalati. La cosa forse ancor più bella? Che autrici e […]Leggi l'articolo -
I Promessi Sposi, la polenta di Tonio
Nel capitolo sesto dei Promessi Sposi, Renzo va in cerca di Tonio per celebrare un matrimonio che doveva restare segreto, ma nello stesso tempo risultare «sacrosanto come l’avesse fatto il papa». L’ospite entra nell’unica grande […]Leggi l'articolo