Gli spaghetti in salsa corallina? Buio pesto…

13/03/2025

Da sempre, attorno al fuoco o alla tavola, l’umanità ha tramandato storie e sapori, unendo generazioni, racconti dei morti e dei vivi, educando i più giovani attraverso piatti e racconti di eroi. Unire parole e ingredienti è creare senso, nutrire corpo e spirito. È un gesto d’amore, un prezioso legame, una trasmissione di senso e di sensi.

Figuriamoci per una famiglia di ristoratori. Il titolare di Da Mimmo, Robi Amaddeo, mi racconta che fin da piccolo ha sempre vissuto al ristorante. Non solo per il cibo, ma anche per fare i compiti, giocare a pallone tra terrazza e tavoli, fare i primi esperimenti in cucina, servire o intrattenere i clienti.

«Ho imparato tanto in cucina quanto dai libri», mi dice. «Fin da bambino ho sempre studiato al ristorante. A casa avevo un posto, certo, ma il profumo dei piatti e l’allegra confusione del locale avevano la meglio». Quindi per te cucinare e conoscere sono un po’ la stessa cosa, gli dico. «Proprio così. Una casa senza libri mi rattrista. Una senza una vera cucina mi sconforta».

Hai in mente un romanzo che parla di pasta? azzardo. «Beh, in Camilleri la pasta è un po’ dappertutto. In un paio di romanzi, se ricordo bene, trovi gli spaghetti alla salsa corallina. Nei libri di Camilleri il cibo è importante. Non a caso il nome del suo commissario nasce da quello dello scrittore spagnolo Montalbán, che era un grande gastronomo». Scusa Robi, ma cosa sono gli spaghetti alla corallina? «Ma proprio tutto ti devo insegnare!».

Scrivi qualche racconto sulla pastasciutta. Non necessariamente in salsa corallina…

IN COLLABORAZIONE CON

Ristorante
da Mimmo

Per saperne di più

Lascia un commento