Notte all’aperto? Diamo retta ai greci

19/09/2024

Sarà capitato anche a te di passare una notte sotto le stelle. Ecco, magari quella volta ti è andata storta e ti sono rimasti in mente solo contrattempi e guai. O invece e per fortuna ti resta nel cuore un dolce ricordo, quel lasciarsi andare a quel che accade, perché se hai fiducia nulla può andare male.

A me non è mai capitato di dormire sotto il cielo in montagna: giusto qualche gita diurna, anche perché se sali in quota ti serve eccome un’adeguata attrezzatura. In proposito chiedo lumi a Giorgio, uno dei 4 fondatori di Wildhood: «La montagna è un luogo di straordinaria bellezza, ma nasconde insidie da non sottovalutare. Le condizioni meteo possono cambiare rapidamente, il terreno può essere soggetto a frane o slavine. Bisogna stare molto attenti». 

Quali sono i consigli da seguire, gli chiedo. «Informarsi sempre sulle previsioni meteo e indossare abbigliamento impermeabile e scarpe da trekking, oltre a utilizzare mappe o GPS e a seguire sentieri segnati. Anche viaggiare in compagnia e comunicare il proprio piano di viaggio è importante. Ma la cosa decisiva è un’altra». E quale sarebbe? «Chi va in montagna deve conoscere i propri limiti» fa lui sicuro. Intendi il “conosci te stesso” dei greci di 2500 anni fa? «Esatto, e non potrebbe essere più vero».

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