L’estate in breve, i titolisti insegnano

17/08/2024


Scrivere un racconto di sole 7 parole ti crea imbarazzo? Ecco, prova a pensare ai titolisti dei quotidiani, giornalisti che in pochissimo spazio devono concentrare il succo dell’articolo e magari anche spronare a leggerlo. Questo è ancor più vero da che i giornali – Il Cittadino di Lodi incluso – hanno ridotto i propri formati per risultare più leggibili e maneggevoli.

E allora: per raccontare la tua estate in sole 7 parole, prova a chiudere gli occhi e immagina di essere di fronte al mare, con tanto di risacca; o su una vetta, con il naso che assapora l’orizzonte; oppure a zonzo per qualche lago, o certi fiumi, o in una città che l’arte la porta in grembo. Beh, l’estate è tutto questo, è movimento, anzi una certa frenesia ribelle e divertita, di certo colorata, magari libertina. 

Insomma: se pensi che sia complicato raccontar la tua estate impiegando 7 parole, beh, forse si tratta giusto di provarci, e una volta che ti sarai buttato – proprio come dagli scogli – proverai la libertà del tuffo, l’acqua che ti accoglie, il blu d’intorno, il sale addosso, dopo. E infine lasciati ispirare da quel che scriveva Ennio Flaiano: «Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla».

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