A proposito di forno e di pane
A Bergamo i titolari del ristorante Da Mimmo possiedono altri locali: allo storico ristorante del 1956 si affiancano Mimmo ai Colli presso il golf di Bergamo, e Mimì, una trattoria italiana che vanta anche una versione Bistrò. Non è tutto: da qualche settimana è aperto il Forno Mimmo, sempre in Città Alta, che propone in particolare i lievitati, ovvero pane, pizza e via degustando.
Ho chiesto a Robi Amaddeo ragioni e obiettivi di questa nuova avventura. «Direi che le ragioni sono fondamentalmente due: valorizzare i prodotti del territorio, compresi quelli di nostra produzione, e offrire la possibilità di un pranzo veloce a chi non ha tempo di fermarsi al ristorante o in trattoria». Immagino che il Forno attiri soprattutto i turisti, gli dico. «Non solo: gli abitanti di Città Alta comprano prodotti da noi, siamo a tutti gli effetti un negozio di vicinato. Il nostro pane va a ruba, per restare al tema del torneo letterario. E poi succede una cosa che ci inorgoglisce parecchio». Ovvero? «Chi viene nei nostri locali spesso ci chiede di acquistare qualche prodotto che ha assaggiato, e noi lo indirizziamo al Forno, con tanto di sconto».
Ho saputo anche di un progetto che riguarda il carcere. «Proprio così. Abbiamo deciso di diventare punto vendita per i prodotti realizzati dai detenuti del carcere di Bergamo. Vogliamo commercializzare i loro grissini e crackers per dar loro una seconda opportunità. Sai come si chiama la loro linea di prodotti?» Certo, Forno al fresco. Sono stato volontario in carcere, ricordo la passione e la perizia che ci mettevano, credo di aver assaggiato tutti i loro prodotti. Ricordo un detenuto che parlava solo di pane, era diventata la sua ossessione. Non capiva perché a volte venisse perfetto e altre volte meno, eppure lui lo faceva sempre allo stesso modo. Si era convinto che fosse per il sentimento con cui lo impastava. «E aveva ragione. Il pane risponde alle mani e al cuore di chi lo fa. Il pane è sensibile come un essere umano. Non basta farlo bene, bisogna volergli bene».
Scrivi anche tu qualche racconto sul pane.
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