Annamaria Gallo, l’artista del 7 parole
Tutto scorre, diceva Eraclito. Lo stesso monito vale per Annamaria Gallo, l’artista che illustra i racconti della collana 7Parole. Annamaria è così, immersa nel divenire, curiosa al farsi del mondo e delle cose, a quel che d’improvviso si rivela a chi ha la pazienza di aspettare. Per questo il suo percorso artistico si sfrangia in molteplici direzioni: l’equilibrata campitura del colore lascia il passo al segno vigoroso delle opere informali, il dosato richiamo a terra e radici s’inchina al gesto creativo improvvisato, che sa sfidare il caso. Ogni progetto dell’artista riflette l’energia vitale, mai doma, nella perpetua trasformazione di morte e vita.
Scrive Gallo: «La natura e il mondo circostante sono fonte di ispirazione continua, sono interessata alla scoperta di quello che non si mostra subito, quello che affiora piano piano, grazie a tecniche prese dal passato. Si svelano così le tracce, quello che la natura ha da raccontare. Le opere che nascono sono diari della memoria che affiorano da un tempo lontano, sono le nostre radici e ci ricordano chi siamo». Un’arte intrisa di memoria, dunque, capace di donare nuova vita ai materiali, anche ai più semplici e minori, e di indagare «il valore della relazione e della gestualità dove l’opera diventa incontro tra persone».
Proprio così: incontro tra persone, ma anche tra parole e segno, come accade per i racconti del 7 parole. Quando affronta un racconto, Annamaria Gallo non descrive, men che meno fissa quel che il testo dice; semmai coglie d’istinto il cuore del racconto, il suo senso ulteriore; e poi lo lascia agire, guidata dal richiamo antico della parola, dalla carta bianca che ti sfida, dal colore che possiede e invita. Come lo scrittore si affida alla sua prosa, così Annamaria fa con l’energia che la circonda e vive, e che richiama nel suo stesso gesto, nell’ardore. Tutto scorre, è vero. Ma artista si rivela solo chi indovina quel che tiene testa al divenire: magari un dettaglio, un minimo segreto, perfino un inciampo della vita. In ogni caso qualcosa di prezioso e bello, all’insegna di un immaginifico splendore.
———-
(*) L’opera Nutrire – Nourish è nata durante il periodo pandemico ed è costituita da una serie di 18 carte oleate. La fotografia è tratta dalla mostra To its beginning to its end Lievito Madre 2023, tenuta presso l’ex Chiesa di Nigrignano, Sarnico (Bg) dal 14 al 22 ottobre 2023. Oggi la ricerca di Annamaria Gallo si concentra maggiormente sul processo di trasformazione alchemico degli elementi, sul gesto che, perpetuato, trova quiete attraverso l’uso della materia organica, di provenienza della terra, del sapere antico dell’uomo. Di questa ricerca fa parte il progetto Lievito madre, che racchiude lavori incentrati sui materiali naturali, sulla memoria delle radici, utilizzando vari linguaggi e tecniche, che coinvolgono anche il teatro, la danza e il canto.
Il sito di Annamaria Gallo.