Sette parole made in Usa, i vincitori

26/05/2022

Si è conclusa con la proclamazione dei vincitori la prima edizione di “7 parole per un racconto” made in Usa, il gemello del torneo letterario da me ideato a fine 2021. Per prima cosa, vorrei ringraziare uno per uno tutti i partecipanti a questo Torneo, e Francesca Gaspari, che l’ha fortemente voluto e così ben organizzato. Ho letto tanti bei racconti e mi sono immaginato la fatica di pensarli e scriverli in una lingua diversa dalla propria; ma sono anche sicuro che i partecipanti si siano divertiti un mondo a giocare con le parole, esercizio meraviglioso che sa regalare non poche sorprese. La scelta dei racconti migliori non è stata facile. Ho pensato fosse giusto premiare quelli che meglio narravano, o anche solo immaginavano, una storia. In ogni caso, in tutti i testi ho trovato qualcosa di chi li ha scritti. Quando ti esprimi in poche parole, di solito non comunichi quello che sai, ma quello che sei. La forma breve obbliga infatti a evitare giri di parole, ti conduce dritto al punto, e questo inevitabilmente fa emergere qualcosa che ti riguarda molto da vicino. Ecco, io ovviamente non conosco i partecipanti, ma grazie a questi racconti ho potuto cogliere qualcosa del loro animo, alcuni desideri nascosti, un fatto che li ha colpiti nel profondo. Per questo, ho voluto mettermi in gioco e comporre a mia volta un racconto di 7 parole in inglese, così magari scopriranno qualcosa di me. Eccolo.

A chamaleon lands on nothing and disappears.

I racconti premiati e le motivazioni

1. Phoebe G.
Pinguini e struzzi volano nei loro sogni.
Proprio così: il sogno regala vite possibili e migliori. Vale per il genere umano, vale per gli animali. Phoebe ha saputo cogliere questo aspetto con delicatezza e precisione. Il suo racconto è un ottimo esempio di incipit narrativo.

2. Kirk Jones
Senza uscita (titolo)
Ha chiesto della cena, non di lei.
Il racconto di Kirk svela che una storia d’amore è arrivata al capolinea: una semplice domanda cancella la donna che un tempo è stata così importante. Come nei testi migliori, basta un dettaglio per scoprire l’amara verità.

3. Raul Z.
Qualunque gesto della mano benedica la giornata.
Non serve chissà quale rito o ministro del culto: sta a ciascuno di noi rendere santa ogni porzione di vita. Il racconto di Raul custodisce il mondo e ci invita a coglierne gli aspetti più preziosi e belli.

Tutti i racconti americani li trovate qui.

2 commenti a questo articolo

  1. Ivan ha detto:

    Trovo delizioso il racconto vincitore.

    • Claudio Calzana ha detto:

      Concordo, Ivan, e pensare che l’ha scritto un’americana. Un tocco di genio.