E dateci dentro con le lance smussate
Sarà pure strambo, ma a riguardarlo per bene scoprirete che il titolo di questo articolo è composto da sette parole, proprio come richiede il Torneo letterario che vi ho proposto una settimana fa; il titolo, peraltro, rimanda ai tornei medievali che vedevano i campioni fronteggiarsi a cavallo con le lance in resta, opportunamente smussate in punta, mica che qualcuno restasse offeso. Ne andava dell’onore, certo, ma non della vita.
Bene, al Torneo letterario “Sette parole per un racconto” si sono iscritti finora la bellezza di 51 tra dame e cavalieri, provenienti dalle più disparate lande e contrade, per un totale di oltre 160 racconti. Lo ammetto: mi aspettavo giusto una ventina di concorrenti, e invece guarda qui che cornucopia; il tutto nella sola prima settimana utile, il che significa che ai nuovi concorrenti ne restano due: il termine per inviare i racconti scade infatti domenica 28 novembre, esattamente all’ora in cui domenica 7 ho pubblicato il bando: alle 7,31 del mattino. Già che ci sono. Chi si iscrive alla disfida tende a dimenticare l’indicazione del luogo di residenza e l’iscrizione alla newsletter. La quale iscrizione non è obbligatoria, ma davvero mi è di grande aiuto nel comunicare ai concorrenti novità e appuntamenti del torneo.
Qualche lettore mi ha chiesto poi se ci fosse qualche segreto per redigere un racconto con così poche parole. No, segreti non ce ne sono, o forse sì. Non fatevi guidare da quel che volete dire, quanto semmai dal piacere del gioco. E soprattutto non provate a semplificare la sfida, ma complicatela. Per capirci: stare in sette parole è difficile, bene, e allora voi aggiungete un’altra regola, tipo che nel testo non compaia la a, che le iniziali delle sette parole abbiano un ordine alfabetico crescente, o decrescente, che la frase riguardi la cucina etnica piuttosto che il tennis, che ne so. Questa è l’unica regola che mi vien da suggerirvi: più regole vi date, maggiore sarà la creatività, ve lo garantisco.
Già, ma come sono i racconti che sono arrivati? Alcuni sono davvero sorprendenti, anzi non pochi, ve lo assicuro, ma bocche cucite fino alla sera del 2 dicembre, quando alla libreria Muratori di Capriolo (ore 20,45) premieremo i 3 racconti che il libraio Alan Poloni e il sottoscritto reputeranno i migliori. Dopo la proclamazione, ospiterò sempre sul mio blog tutti i racconti arrivati in queste tre settimane, scrivendo personalmente una motivazione per ciascun concorrente. Ci vorrà un sacco di tempo, lo so, ma ci tengo, la vostra partecipazione è stata fantastica, e dunque merita qualcosa di speciale.
PS. Mentre scrivevo questo post, è arrivata la mail di un nuovo concorrente. Che vi dicevo? Questo torneo attira, convince e piace.
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Un pomeriggio domenicale piovoso ma non noioso. Sono al quarto tentativo! Mi piace tanto!
Bello questo torneo, o giostra che dir si voglia. Ci provo!
E bravo Rullo, questo è lo spirito giusto!