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Racconti con tag: silloge
82 racconti trovati
Silloge Salvavita
Affilo sordamente il mio rancore immaginandolo accoltellato!
La guerra
Amò la Patria che fu sua carnefice.|Era già in lutto prima che morisse.|Non rientrò al paese, perché non invecchiò.|Piovvero bombe e infine smisero di contarle.|Fiorì il melograno e divenne rosso sangue.|Una litania quei nomi dettati ogni giorno.|Rapita o fuggita l'Europa è perduta.
Pozzi Carla
La vita non succede da sola
Attraversava, sola, il deserto degli sguardi censori.|Sceglieva solo le parole tra le righe.|Visse un anno di parole al plurale.|La passione, quasi le costó se stessa.|Decise. Si lasció alle spalle solo profumo.|Brució le sue giornate come fiamma viva.|Ricordò la fortuna di aver sbagliato spesso.
Solimini Ivan
Superare i propri limiti per essere liberi
Aveva paura del buio. Imparò a sognare.|«Non comunica, è muta». Fu scrittrice, pittrice.|Lesse "Solo gli uccelli volano". Diventò astronauta.|L'incidente. Tre anni dopo: oro olimpico.|Guardò la cima altissima. Successivamente, paesi minuscoli.|Giaceva ferito. Rialzatosi si armò, colpì, vinse.|Ridevano. "Invalicabile!". Camminarono sul ponte che progettò.
Bianco Tiziana
7 cani in 7 racconti
Birba e Napo sono due cani innamorati.|BIRBA sposa NAPO e concepisce 5 cuccioli.|Miele,Tigro, Principessa, Nero, Carbone sono fratelli.|PRINCIPESSA primeggia nella vita e nella morte.|MIELE di nome è dolce di fatto.|CARBONE ha una macchia bianca, NERO no.|TIGRO il capobanda, senza i fratelli, sbanda.
Sbriglione Marialuisa
Beat generation
Chiamarmi India è stato il mio karma|La lunga gonna a fiori roteò danzando|Successe il giorno che occuparono il Mamiani|Poi sua madre si perse nel Kashmir|Il collettivo divenne tutta la sua famiglia|Un fiore purpureo esplose sulla giacca grigia|«Mi dichiaro prigioniera politica dello stato padrone».
De Felice Tiziana
Drammi
Chi oltrepassa i limiti non canti vittoria.|Rimpatriò trionfante. La moglie irata fece giustizia.|Cercando la verità, perse i suoi occhi.|Seguì le leggi del cuore. Non capirono.|Amò senza temere la morte. La premiarono.|Atrocemente accecata dall’orgoglio ferito, compì infanticidio.|Ostile a Bacco, firmò la sua condanna.
Mombelli Sofia
Vecchiaia
Correva a perdifiato, non lo trova più|La ragazzina cresciuta, con lo sguardo corrucciato.|Il treno dei ricordi, che non ricordi|Farfalla variopinta volava, ora sul fiore giace.|L'ultima fermata di un viaggio senza ritorno.|Prese un foglio bianco, scrisse dolci rimpianti.|Papà scriveva bellissime poesie, non lo ricorda.
Cavalli Cristina
Il film della vita
Da bambino guardava nuvole sdraiato sul prato.|Cullava con delicatezza una piccola creatura indifesa.|Donò quella carezza che non scorderò più.|Cosa pensava il nonno davanti al camino?|Un giorno disse: quando sarai padre, capirai...|Il vecchio era povero ma regalava sorrisi.|Quando lo vidi a terra, piansi amaramente.
Bolognini Giovanni
Finale
Dalla pietra al silicio abbiamo proseguito inciampando.|Bronzi restituiti dal mare cercano una identità.|The Queen ci congeda con un arcobaleno.|Aveva Saturno contro, morì guardando le ore.|Mise la tristezza nei colori, produsse arte.|Referto negativo, ospedale alle spalle, nuove speranze.|Conchiglie come cuffie nel viaggio di ritorno.
Zerbin Roberto
Rinascita
Dare tanto. Dare tutto. Ma lentamente sparire.|Scheletri d’abbracci m’inchiodano a te.|Tu non sei Uomo. Tu sei niente.|Fisso le mie scarpe: è ora di fuggire.|Inciampo nella tua assenza. Ma non cadrò.|Esco dal bozzolo perché ho ali meravigliose.|Mi amo ora. Più d’ogni cosa.
Ceriani Annarosa
Tracce di letteratura
Di pianta in pianta osservai il mondo.|Ben quattro fratelli commisero un solo omicidio.|Condotto dall’inferno al Paradiso, ne scrissi.|Attese dal deserto ma trovò solo morte.|Provarono ad impedirglielo ma infine dissero “Sì".|Alcune ascesero al cielo, altri divennero maiali.|Importante era la regola ma si alzarono.
Marta Marco Luigi
Fiabe e dintorni
Diventò principessa per una scarpina di cristallo.|A lei erano simpatici tutti e sette.|Portò giustizia ai poveri rubando ai ricchi.|Ritrovò la strada di casa seguendo sassolini.|Quel gatto furbo arricchì il suo padrone.|Gli cresceva il naso quando raccontava bugie.|Si cacciarono nei guai mangiando marzapane.
Callegari Francesco
Storie
Dominato da una idea, bevve la cicuta.|Difese il concetto infinito universale, arso vivo.|Fu abilissimo oratore, gli mozzarono le mani.|Difese la Rivoluzione dalla Reazione, fu ghigliottinato.|Impose un codice europeo, perì in solitudine.|Antepose Impero a Repubblica, ucciso dal figlio.|Uccise per sbaglio, bruciò la sua mano.
Grassonelli Giuseppe
Inizio del tempo, morte del cuore
Dove sono finito in questo mia vita?|Non conosco quest'angolo del mio cuore.|Questo ingranaggio che comprime e lascia andare.|Una foglia rimasta uguale in ogni stagione.|La carezza infinita di una madre sconosciuta.|Vorrei potermi riconoscere al termine della strada.|Non ho spazio, tempo per poter capire.
Fontana Alberto
Diapositive della fine
Emilia ruppe il femore in bagno, scappando|Fuori dall'ufficio guardò distratto il cielo|Annusatina all'erba, grattata al collare, pipì|In fila al casello iniziò ad urlare|Sorrise guardando il test di gravidanza positivo|Ultimo biscottino nel the prima dell'impatto|Si abbracciavano quando l'asteroide li raggiunse
Scorsini Chiara
Alzheimer/Demenza senile
Era una donna equilibrata, dedita alla famiglia.|Sapeva catalizzare con la sua voce melodiosa.|Aveva intuizioni geniali, donna di estrosa concretezza.|Maledetto ictus, piccola lesione dalle devastanti conseguenze.|Come una bimba doveva risorgere da sé.|La sua mente tratteneva ricordi a intermittenza.|Solo l’Amore seppe aprire spiragli.
Mambretti Maria Rosaria
Storia di E.F.
Ero una ragazzina che scappava dal mostro|Chi poteva salvarmi mi riconsegnò a lui|Ero viva, ma sottoterra come i morti|Orrore e sollievo, questo provavo nel rivederlo|Perché solo lui conosceva la combinazione segreta|Della porta che aveva costruito per rinchiuderci|Me, sua figlia, con i nostri figli.
Martini Patrizia
È la noia
Erra Lungo Antichi Nascondigli, Ovunque Intorno Attende.|Eternamente Langue Attraversando Notti, Osserva, Improvvisamente Arriva.|Entra Lugubre Anche Nell' Ora Iniziata Assolata,|Emana Letali Anestetiche Nebbie, Ogni Iniziativa Azzera.|Enorme Lievita Alimentando Nuove Ombre, Insofferenze, Ansie.|Eccola Levarsi Ancora Negando Ogni Inutile Allegria.|E Lentamente Annienta Numerose Ore, Istanti, Anni.
Salvi Giorgio | Pesenti Valentina
L'albero della vita
Esiste un luogo sconosciuto, ma è ovunque.|Il vortice sopra, sotto il pensiero saldo.|La mano stringe e l'anziano giace.|Bambina mia, sei nel volto di grande.|Un castello cresce e le azioni prosperano.|La vita ti invita, tu divieni creatore.|Il luogo sei tu, il tuo cuore.
Orlandini Laura
Vita grama
Estate...cercava una spiaggia...trovò l'ultima.|Montò una veneziana, lo fece di nascosto.|Perse il filo, smise di tessere trame.|Accerchiato, fece quadrato, vinse il pi greco.|Doveva imparare a riflettere... comprò uno specchio...|Perse le staffe... e cadde da cavallo.|La regina di cuori gli diede picche.
Chenet Luciano
Brevissimo manualetto di diagnostica applicata
Fai lo stronzo, non fare lo stronzo!|Calcolo dell'ascendente? Sicuro mi esce cancro.|Il mio ultimo sponsor era la Aperol.|Seguo la paleodieta; mi ricorda l'infanzia. | Sentivo farfalle nello stomaco... avevo pranzato larve.|Mi... Mi avevi già convinta al miao!|Da qui su la città è bellissima!
Mengoni Danilo
Un inverno nei campi
Foglie secche ridacchiano al solletico del rastrello|Un bimbo nasce, muore l'anno. Campi arati.|Riposa il pettirosso sul manico della zappa.|Vuoto giace un secchio nel campo innevato.|Il cuore ghiaccia come i salici nottetempo.|S'accende la nebbia, scintille dai falò.|Infine la primavera: crochi ricamano i fossi.
Corbari Emilio
Inaffondabile
Fu la pretesa di eternità a condannarlo?|Scivolava con pattini affilati nel ghiaccio traditore.|L'orchestra suonava ballabili ignara delle sirene.|Mille e più danzando finirono nelle onde.|Qualcuno nascerà poi e si chiamerà Salvata.|Se colpa ci fu, la memoria svapora.|Sul fondo la musica sembra vibrare ancora.
Donati Laura
Funambola
Funambola danzo sulla vita. Il filo tiene.|Essere guscio di noce che mi attende.|Il mattino arriva troppo presto. Per me.|Attendimi sull'uscio del tuo essere infinito.|Salto a testa in giù e vivo.|Sono sola nella scatola delle mie paure.|Ma impavida saprò correre tra le stelle.
Biffi Marta
Nella tana del lupo
Gli disse di sì, si ritrovò prigioniera.|Le piombò addosso un mondo non suo.|Voleva scappare ma aveva gambe di pietra.|La vita le scorreva liquida, lei inebetita.|Bastavano le parole per generare silenziose stragi.|Costruttore di menzogne, istrione corteggiato da tutti.|Le sue bugie strafottenti crearono una Verità.
La Terra Alessandra